3 ristoranti francesi che puntano sull’esperienza del consumatore e sulla sensorialità
La cucina francese ha perso il suo ruolo egemonico sul podio della gastronomia mondiale, ma questo non significa che non sia aggiornata in quanto a innovazioni e tendenze. Qui di seguito presentiamo tre ristoranti francesi che offrono al consumatore un’esperienza che si spinge al di là della dimensione culinaria.
Dans le noir?: mangiare al buio a Parigi
La proposta di questo ristorante francese, che può già essere vissuta in città come Londra, Città del Messico, Mosca, Madrid e Barcellona, è semplice. Si tratta di mantenere i consumatori nella più assoluta oscurità. Sono i camerieri, non vedenti, a proporre i piatti, adattati alle diverse stagioni. I commensali scoprono che cosa hanno mangiato solo alla fine del pasto.
Lo spirito eminentemente ludico della proposta si basa sull’acutizzazione degli altri sensi: udito, gusto, olfatto e tatto sostituiscono la vista e invitano a godere dei cibi in un modo del tutto nuovo.
Dessance: il secondo dei nostri ristoranti francesi, sempre a Parigi
Gli chef di Dessance, Philippe Baranes e Christophe Boucher, cercano invece di confondere il commensale, il quale è invitato a trarre le proprie personali conclusioni. I loro piatti mescolano dolce e salato. Ed a volte è difficile sapere se stiamo assaporando un dessert o un antipasto. Basano la loro cucina sulla verdura di stagione, di cui sfruttano al massimo i sapori. Giocano con le consistenze e creano quella che definiscono una cucina di “verdura briosa”.
Da sottolineare inoltre le eccellenti proposte di abbinamento, non solo con vini ma anche con liquori di diversi sapori. Il tutto in un ambiente che ha ricevuto il riconoscimento Paris Design Award, 2014-2015, che in quest’occasione premiava l’audacia dell’architettura di questo gioiello dei ristoranti di Francia. Il Dessance oltre ad essere un ristorante, si definisce come un “bar di dolci”.
Tre stelle Michelin per il Meurice, il terzo dei nostri ristoranti francesi a Parigi
La filosofia di questo ristorante parigino vuole che il commensale si concentri sull’essenziale. Meglio ancora: sull’imprescindibile. I suoi tavoli sono stati sbarazzati di tutto quello che potrebbe distogliere l’attenzione dal cibo. Le stoviglie sono opera di Pieter Stockmans, ma ogni singolo pezzo è stato scelto accuratamente da Alain Ducasse, al timone di questo rinomato locale, il cui stesso chef esecutivo, Jocelyn Herland, definisce la sua una “cucina aspra”. Basata su ingredienti di stagione, i piatti sono leggeri e semplicissimi ma d’incredibile sapore.
Il Meurice spicca per il lavoro di cuochi e camerieri che si adattano al ritmo e al carattere di ogni tavolo. Nel rispetto dei valori del ristorante, il personale è disponibile, ma non impone la propria presenza. Il risultato finale è che il commensale si ritrova con i sapori più tradizionali dei cibi di stagione in un modo che non aveva mai sperimentato in precedenza.
In questi tre ristoranti in Francia spiccano le positività della cucina tecno-emozionale. Se vuoi sapere in che cosa consiste esattamente e perché questi locali riescono a riscuotere enorme successo, continua a leggere qui.
Qualcosa da dire?