La birra al latte: una realtà vicina?
L’esigenza d’innovare dell’industria alimentare spinge alla continua ricerca di nuovi sapori. Se poco tempo fa ci sorprendeva la pizza al cioccolato, adesso è il turno della birra al latte, un concetto stravagante ma al tempo stesso avvincente.
Birra al latte francese
Nel 2005, il nome di Marcel Besnard raggiungeva una certa fama. “Tutti pensano che sono un pazzo a tentare di realizzare un alcolico a base di latte”, dichiarò all’epoca. Lo spunto che lo spinse a tale tentativo furono i bassi prezzi e le rigide quote europee sul latte. Questi due fattori lo portarono a prendere in considerazione altre modalità di commercializzazione della bevanda lattea per antonomasia.
La birra al latte di Besnard, battezzata come Lactiwel, si fabbrica con latte e malto. Contiene un 2% di alcool ed è elaborata mediante un processo di fermentazione simile a quello della birra tradizionale. Solo che al posto del lievito di birra, Bernard utilizza lievito di kefir. Il francese ha inoltre sviluppato un metodo che consente di modificare il contenuto dei grassi saturi del latte. La produzione iniziale di 300 bottiglie alla settimana era venduta soprattutto in piccoli negozi, festival e nei mercati.
Riprendendo l’idea, la nordamericana Left Hand Brewing Company ha lanciato nel 2017 la sua Milk Stout, una birra scura e tostata. Questa nuova birra al latte si distingue per il suo gusto dolce, che si ottiene mediante l’aggiunta di lattosio in polvere, che le conferisce un certo aroma di caffelatte. Si tratta di una birra poco convenzionale che ha vinto varie medaglie d’oro, negli Stati Uniti ed in Europa. Sebbene né questa versione né l’invenzione francese del 2005 abbiano raggiunto livelli di mercato elevati, il seme è già stato piantato.
Birra al latte nata in Giappone
L’azienda giapponese Abashiri ha creato una nuova birra al latte e l’ha battezzata con il nome di Bilk. Un mix dei nomi in inglese di birra (“beer”) e latte (“milk”). Si tratta di un prodotto rivolto al pubblico femminile e che risponde alla eccessiva produzione di latte negli allevamenti del paese del sol levante.
Questa birra al latte è prodotta attraverso un processo basato sull’effetto esercitato dalla temperatura sul latte. Iniezioni di aria calda aumentano la temperatura del latte e successivamente vengono aggiunti lievito e mosto di birra. A questo punto comincia la fermentazione. La bevanda prende il sapore e il colore del tè al latte. Quando si raffredda assume il colore finale della birra.
Al momento nessuno di questi tipi di birra al latte può essere trovato sugli scaffali dei nostri supermercati. E tantomeno nei birrifici specializzati, ma il germoglio di una birra al latte è già presente. Si tratta adesso di osservare i movimenti del mercato per sapere se avranno o meno successo. La ricerca di nuovi sapori e la necessità di utilizzare al massimo le risorse conducono alla creazione di prodotti che possono causare stupore. Se la birra al latte ha destato il tuo interesse ti proponiamo di abbinarla a biscotti cotti da intelligenze artificiali.
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